Avete già sentito dire che scegliere cibi con un basso indice glicemico è più salutare? Ecco alcune spiegazioni sull’argomento!
Questo indice classifica gli alimenti in base al loro effetto sui livelli di zucchero nel sangue. Più alto è l’indice di un alimento, più velocemente alza i livelli di zucchero nel sangue. D’altra parte, gli alimenti con un basso indice vengono digeriti e assorbiti più lentamente, e quindi causano un aumento più lento della glicemia. Diversi fattori influenzano l’indice degli alimenti, come i tipi di zuccheri che contengono, il loro contenuto di proteine e di grassi, e il modo in cui sono cucinati.
L’indice glicemico non tiene conto della quantità di carboidrati consumati, un altro fattore che ha degli effetti sulla glicemia. Per questo motivo è stato sviluppato il concetto di carico glicemico, inteso come misura del potenziale complessivo dell’alimentazione di aumentare i livelli di glucosio nel sangue. In effetti, mentre l’indice confronta il potenziale che hanno diversi alimenti di aumentare i livelli di glucosio nel sangue per la stessa quantità di carboidrati, l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue dopo l’ingestione di alimenti dipende anche dalla quantità di carboidrati effettivamente ingeriti. Per esempio, l’anguria ha un alto indice e quindi non può essere considerata un alimento di scelta per una dieta a basso indice glicemico. Tuttavia, l’anguria contiene solo 5g di carboidrati per 100g di alimento, e quindi ha un effetto minimo sui livelli di zucchero nel sangue, e di conseguenza il suo carico glicemico è basso. La seguente tabella mostra i valori associati agli alimenti con basso, medio e alto indice e carico glicemico.
Valori di indice glicemico (IG) e carico glicemico (CG) bassi, moderati e alti
Tabella adattata da Brand-Miller e collaboratori “The new glucose revolution” (2007)
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