Con “motilità intestinale” si intendono i movimenti dell’intestino. La valutazione del tempo di transito intestinale, che si riferisce al movimento del cibo lungo l’apparato digerente, è comunemente utilizzata come indicatore della motilità e della funzione intestinale. Si tratta del tempo trascorso tra l’ingestione di un alimento e la sua prima escrezione nelle feci.
La motilità intestinale può essere influenzata da diversi fattori, tra cui alcune malattie e l’uso di determinati farmaci. L’adozione di uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, un’adeguata idratazione e una regolare attività fisica può favorire una motilità normale.
Alcuni studi hanno dimostrato che un’ampia percentuale di persone affette da SCI presenta una motilità anomala. Ciò può significare che l’intestino si contrae e sposta il suo contenuto troppo velocemente (tempo di transito rapido, che porta alla diarrea) o troppo lentamente (tempo di transito lento, che contribuisce alla stitichezza). Si ritiene inoltre che le contrazioni particolarmente forti e frequenti dell’intestino crasso siano uno dei principali fattori che contribuiscono al dolore addominale nelle persone con SCI.
Uno studio che ha valutato il tempo di transito di 863 persone sane ha stabilito un legame tra il tempo di transito intestinale e alcuni indicatori dello stato di salute. Nell’ambito dello studio, i soggetti hanno mangiato due muffin contenenti un colorante alimentare blu. Per valutare il tempo di transito è stato misurato il tempo trascorso tra l’ingestione dei muffin e l’escrezione di feci colorate di blu.
Lo studio ha rilevato che il tempo di transito intestinale era fortemente correlato alla consistenza e alla frequenza delle feci, nonché alla diversità microbica e alla composizione del microbiota intestinale. Lo studio ha inoltre rilevato un legame tra il tempo di transito e il grasso viscerale (grasso intorno agli organi). Il tempo di transito lento è stato associato a livelli più elevati di grasso viscerale.
Le persone possono essere suddivise in tre categorie in base al loro tempo di transito:
Un modo semplice per misurare il proprio tempo di transito intestinale consiste nel mangiare uno o due cucchiai di chicchi di mais e misurare il tempo necessario affinché i chicchi inizino a comparire nelle feci. Un’altra possibilità è quella di preparare dei “muffin blu”, aggiungendo 1 cucchiaino (6g) di colorante alimentare blu reale a una ricetta di muffin. Se non ne avete a disposizione potete usare una delle nostre ricette di muffin.
SOSCuisine offre molti tipi di diete, tutte basate sulla dieta mediterranea, personalizzabili in base alle singole allergie, intolleranze e preferenze. Seguire queste diete permette di alimentarsi in maniera sana ed equilibrata, privilegiando gli alimenti di origine vegetale, e limitando gli alimenti trasformati. Per un aiuto più personalizzato, il servizio VIP Nutrizionista consente di consultare dietisti/nutrizionisti specializzati.
1) Asnicar et al. (2021) Blue poo: impact of gut transit time on the gut microbiome using a novel marker. Gut;70:1665–1674.
2) Mantides (2002) Gut motility and visceral perception in IBS patients. Annals of Gastroenterology.
3) DuPont et al (2014). Motility Abnormalities in Irritable Bowel Syndrome. Digestion;89(2):119-23.
Lascia un commento