Disinformazione nutrizionale: come riconoscerla

13 novembre, 2024 ,

Viviamo in un’epoca caratterizzata da un sovraccarico di informazioni a cui siamo esposti quotidianamente, in particolar modo nel campo della salute e della nutrizione, dove la mole di informazioni è tale che spesso è molto difficile identificare ciò che è vero e pertinente.

Ecco alcuni semplici consigli per aiutarvi a riconoscere la disinformazione nutrizionale:

1. Diffidate dalle affermazioni tassative

Quando qualcuno afferma che un prodotto, un servizio o un programma è l’unico modo per ottenere un risultato specifico per la salute, può essere un indicatore che sta selezionando le informazioni che lo avvantaggiano, perché nella ricerca scientifica non c’è quasi mai un risultato certo al 100%. Nella scienza si tende a usare termini come “potrebbe” o “alcuni studi hanno dimostrato che”. Bisogna inoltre essere diffidenti quando qualcuno ci invita a non seguire le raccomandazioni che sono generalmente accettate o promosse da esperti accreditati.

Anche i messaggi basati sulla paura dovrebbero metterci in guardia. Basti pensare alle affermazioni secondo cui alcuni ingredienti alimentari sono “tossici”. Di fronte a questo tipo di messaggi, dovremmo porci la seguente domanda: “Per quale motivo si afferma questa tesi? Il creatore del contenuto trarrà vantaggio da questa affermazione?”.

2. Fate attenzione alle fonti inesistenti o parziali

Quando qualcuno fa una dichiarazione sulla nutrizione e sulla salute, deve essere in grado di corroborare le proprie affermazioni con fonti professionali affidabili. Osservazioni personali, prove aneddotiche o testimonianze non possono sostituire la raccolta e la valutazione di dati scientifici.

Capita spesso che chi cerca di promuovere i propri prodotti o programmi selezioni gli studi da utilizzare come “prove” a sostegno della propria tesi, condividendo solo le informazioni che supportano la propria opinione e ignorando quelle che non la confermano. Diffidate per esempio degli studi citati come prove che si basano su una popolazione molto specifica, su un campione di dimensioni ridotte, condotti su topi o addirittura in provetta!

Non esitate a chiedere le fonti delle affermazioni e a verificarle. Siate scettici finché non riscontrate una base scientifica condivisa da diversi esperti.

3. Diffidate degli esperti non qualificati

I divulgatori di false informazioni sono numerosi. Alcuni hanno buone intenzioni ma non sono qualificati, altri sono motivati dal profitto e altri ancora non appartengono al loro campo di attività o di competenza. Le persone che utilizzano termini come “coach nutrizionale” o “consulente nutrizionale” non sono qualificate per fornire informazioni o consigli nutrizionali. Rivolgetevi piuttosto a professionisti con il titolo di “dietista”, “nutrizionista” o “dietista-nutrizionista”. Controllate sempre che siano effettivamente iscritti al loro albo: per esempio l’ANDID é l’Associazione Nazionale dei dietisti italiani, che li rappresenta, ne tutela gli interessi, promuove iniziative formative e controlla che gli operatori mantengano alto il loro livello di professionalità; per quanto riguarda i nutrizionisti si può invece fare riferimento al FNOB (Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi).

In conclusione

Prestate attenzione alla disinformazione nutrizionale. Prima di aderire a un programma, di acquistare un prodotto o un servizio o di raccomandare un contenuto a parenti e amici, prendetevi il tempo necessario per riflettere sui segnali di pericolo sopra citati.

Osservazioni su SOSCuisine

La nostra équipe multidisciplinare comprende dietisti-nutrizionisti esperti che si tengono aggiornati sui dati scientifici più recenti, dato che la scienza della nutrizione è in continua evoluzione. Progettiamo le nostre diete sulla base delle evidenze scientifiche, in linea con le raccomandazioni degli organismi ufficiali e competenti. Ecco perché medici, dietisti-nutrizionisti e altri professionisti della salute indirizzano i loro pazienti a noi con assoluta fiducia.

Autori

Cinzia Cuneo
Italiana di nascita e canadese d'adozione, Cinzia ha deciso di coniugare le sue competenze professionali e la sua passione per la buona tavola sviluppando un servizio per aiutare i numerosi «aventi bisogno» a riprendere il controllo della loro alimentazione. Così è nata SOSCuisine. Ingegnere di formazione al Politecnico di Torino, Cinzia ha conseguito un Master's Degree in scienze applicate all'École Polytechnique de Montréal.

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