Molte persone ritengono che sia assolutamente necessario gettare gli alimenti dopo la data di scadenza. Ma non è sempre così, poiché questa data non rappresenta una garanzia della salubrità degli alimenti. Si tratta piuttosto di un suggerimento del produttore che indica il periodo in cui l’alimento è al massimo della sua freschezza. In effetti questa data reca la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il” (in inglese: Best before).
Occorre notare che la legge non obbliga i produttori di alimenti con una durabilità superiore a 90 giorni a mettere una data di scadenza sulle confezioni. Molti di loro però lo fanno lo stesso, e per diverse ragioni, come ad esempio mantenere una buona rotazione degli alimenti nei supermercati. Ciò tuttavia può dar luogo a molti sprechi.
Voglio darvi alcuni consigli e delle precauzioni per aiutarvi a ridurre il vostro spreco alimentare (e risparmiare allo stesso tempo!)
Piuttosto che basarsi solamente sulla data di scadenza è preferibile fare affidamento sull’aspetto visivo, sull’odore e sul gusto dell’alimento. L’alimento scaduto emana un cattivo odore, o ha cambiato aspetto? Se la risposta è sì, è da buttare. Se la risposta è no, di solito lo possiamo mangiare, salvo alcune eccezioni.
Si possono mangiare finché non diventano marce. In questo caso possiamo comunque togliere le parti più ammaccate e mangiare il resto. Per quanto riguarda lattuga, spinaci e altre verdure verdi dall’aspetto un po’ avvizzito, metterle a bagno in acqua ghiacciata può renderle nuovamente commestibili e appetitose.
Per quanto riguarda la carne, bisogna sempre fare affidamento sull’odore, a prescindere dalla data di scadenza! Se ben conservata può restare fresca anche qualche giorno dopo la data di scadenza, ma attenzione, vale anche l’opposto: potrebbe non essere più buona anche se la data non è ancora passata. Nel dubbio è sempre meglio non correre rischi. Il pesce e i frutti di mare si guastano rapidamente, perciò è consigliabile rispettare la data indicata.
Possono restare fresche per giorni, o persino settimane dopo la loro data di scadenza, ma non è sempre così. Il metodo migliore per valutarne la freschezza è metterle in un bicchiere pieno d’acqua: se l’uovo va a fondo lo possiamo consumare, se galleggia va buttato.
Gli yogurt si conservano per mesi anche dopo la data di scadenza, sempre che sia stata rispettata la catena del freddo. La panna, la panna acida, i formaggi cremosi e i formaggi a pasta dura si conservano per alcune settimane dopo la data di scadenza. I fiocchi di latte e i formaggi freschi (mozzarelline, feta, ricotta, ecc.) si conservano molto bene. Il latte di solito può essere consumato per diversi giorni dopo la data di scadenza, se il suo odore e la sua consistenza non sono cambiati.
Buona sera in un supermercato usa che il pesce fresco con la scadenza odierna viene cucinato e poi venduto ai clienti. Lo possono fare?
Buongiorno,
Se l’ingrediente viene trasformato prima della scadenza non c’è problema.
Ho una mozzarella scaduta da 8 giorni, sembra normale, la mangerò, faccio bene? E’ sempre rimasta sigillata e in frigo.
Potrebbe provare con un pezzetto soltanto prima di mangiarla tutta.
ho una confezione di polenta precotta, scadenza 30.6, posso cucinarla ancora dopo 10 giorni dalla data di scadenza? grazie mille
Buongiorno, Se l’ha conservata al fresco non dovrebbero esserci problemi.