L’avocado è il frutto con il maggior tenore di grassi rispetto a ogni altro frutto o verdura. Compagno ideale di sandwich e ricche insalate, l’avocado è amato dai buongustai per la sua polpa saporita e cremosa, e dai nutrizionisti, che ne apprezzano l’elevato tenore di “grassi buoni”, fibre, vitamina K e antiossidanti. Si tratta quindi di un alimento molto presente nelle diete ricche di grassi, come la LCHF e la chetogenica.
Anche l’olio ricavato dall’avocado sta diventando sempre più popolare. Dalla polpa del frutto di avocado si estrae dal 15 al 30% di olio. La composizione è fortemente influenzata dalle condizioni di produzione (paese di origine, insolazione, metodo di estrazione, ecc.), ma in media l’olio di avocado contiene dal 70 all’80% di grassi monoinsaturi (soprattutto omega 9), dal 5 al 10% di grassi polinsaturi (soprattutto omega 6) e dal 10 al 15% di grassi saturi. Per acquistare un prodotto di qualità, è consigliabile scegliere un olio extravergine, ottenuto da spremitura a freddo, idealmente di origine biologica.
Il punto di fusione dell’olio di avocado è superiore a 250°C, perciò può essere usato in cucina per sostituire l’olio di oliva. I suoi benefici sono abbastanza simili a quelli dell’olio di oliva, ma il suo sapore d’avocado fresco lo rende inimitabile. Utilizzato a crudo, è ottimo per condire le insalate, le verdure in pinzimonio e le verdure già cotte, ed è delizioso con il riso, la quinoa o il farro.
Le proprietà antiossidanti di questo olio lo rendono un prodotto interessante per proteggere e curare la pelle e i capelli. Essendo penetrante, è anche una base interessante come olio per massaggi.
L’olio di avocado deve essere consumato entro due anni, poiché i suoi acidi grassi si ossidano col tempo. Va riposto al riparo dall’aria, dalla luce e dal calore. L’ideale è conservarlo come l’olio di oliva, in un recipiente opaco ben chiuso e in un luogo fresco (da 15 a 18°C), ma non in frigo.
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